venerdì 26 novembre 2010

Il figlio del cimitero di N.Gaiman

Questa recensione è presa da Libri e Caffelatte.
Copertina libro 2008 Mondadori
Gaiman è sempre MITICO! "Il figlio del cimitero" è una perla nera per i ragazzi più giovani (secondo me, 10-12 anni è l'età giusta) ma che ho apprezzato anch'io... si è lasciato leggere, insomma ;)
Il figlio del cimitero è tratto da un suo precedente libro, un'antologia di racconti, "Il cimitero senza lapidi e altre storie nere". La  mia recensione la trovate QUI.
E' incentrato su Nobody, chiamato Bod, che nell'antologia era il protagonista dodicenne del racconto "Il cimitero senza lapidi" ma che qui ci viene mostrato dalla nascita fino ai quindici anni.

La quarta di copertina: Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni del maestro Silas. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi.
Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all'omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l'hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini.
Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e forte è il richiamo del mondo oltre il cancello. Un mondo in cui conoscerà l'amicizia dei suoi simili, ma anche l'impazienza di un coltello che lo aspetta da quattordici lunghissimi anni...

La storia del libro, in poche parole, ha inizio con l'uccisione della famiglia di Bod da parte dell'uomo chiamato Jack. Il bimbo trova la salvezza nel cimitero e lì crescerà fino allo scontro finale con l'assassino Jack, subito dopo Bod si sentirà pronto per vivere nel mondo. Così sapete "tutto" e allo stesso tempo "nulla" che possa rovinarvi la lettura :)
E' molto scorrevole ed evocativo ma, più che un libro, mi è sembrato quasi un insieme di racconti con un unico filo conduttore: Bod, ovviamente, e la sua naturale voglia di vita con crescente curiosità per ciò che c'è fuori del cimitero. La parte che ho preferito è la prima, forse perchè è più magica e surreale rispetto alla seconda. Soprattutto il capitolo con la bambina Scarlett, la sua prima amica vera (nel senso di viva, umana!) e il capitolo della Macabradanza, che è bellissimo:
Ricco o povero, orsù avanza
a ballar Macabradanza.
Tempo di lavoro, tempo di vacanza
tempo di Macabradanza.
Tutti udranno e in adunanza
danzerem Macabradanza.
Uno lo lasci, un altro avanza,
e tutti in Macabradanza.
Graziosa dama, perdonanza
mi conceda questa Macabradanza.
Gira e volta, una passo, e a oltranza
noi seguiam Macabradanza.
Signora di grigia sembianza
guidaci in Macabradanza.

La storia è un omaggio al Libro della giungla di Kipling. Il piccolo Mowgli allevato dagli animali è ancora oggi un capolavoro e Gaiman con il suo Bod cresciuto dai fantasmi è di tutto rispetto.
Mowgli e l'orso Baloo
NOTA secondo me interessante sul Libro della giungla e i Lupetti riportata da Wikipedia (grazie!):

I racconti di Mowgli sono utilizzati come ambientazione dai lupetti, la branca più giovane del movimento scout. Quest'uso venne approvato da Rudyard Kipling dopo una richiesta diretta da parte di Robert Baden-Powell, il fondatore dello scautismo. Attraverso i vari personaggi della storia (positivi e non) vengono incarnati qualità o difetti soggettivi. Questo particolare metodo viene definito la "morale per tipi". Per esempio Tabaqui (lo sciacallo) rappresenta il disordine, la trasandatezza e la viltà, Baloo (l'orso) rappresenta la saggezza e la spiritualità individuale, Bagheera (la pantera nera) rappresenta l'agilità e la forza fisica, Shere Khan (la tigre) la prepotenza, Kaa (il pitone) la bontà d'animo e la cortesia. I pregi dei personaggi positivi sono inoltre riassunti in delle frasi chiamate parole maestre,queste frasi sono anch'esse tratte dal libro della giungla ed insegnate ai lupetti. queste frasi sono:
Akela: «buona caccia a tutti coloro che rispettano la legge della giungla»
Baloo: «la giungla è grande, il lupetto è piccolo, che faccia silenzio e mediti»
Bagheera: «zampe che non fanno rumore e occhi che vedono nella notte»
Kaa: «cuor leale e lingua cortese fanno strada nella giungla»
Chil: «siamo d'uno stesso sangue fratellino tu ed io»
Fratel Bigio: «la mia tana è la tua tana, la mia traccia è la tua traccia, la mia preda è la tua preda se avrai fame fratellino»
Raksha: «la forza del lupo è nel branco, la forza del branco è nel lupo»
Hathi: «la legge della giungla è vecchia e vera come il cielo e chi la rispetta vivrà lieto e prospero»
Correva l'anno 1998 quando ho conosciuto l'orso Baloo ...
era davvero simpatico :D
Nel libro di Gaiman la cosa bizzarra è che i morti riescono a infondere "voglia di vivere" ed è quasi un controsenso, ma è Gaiman e se non ci riesce lui chi altri potrebbe?

In conclusione, mi è piaciuto e ne consiglio la lettura a tutti ricordandovi però che è per ragazzi!

CURIOSITA': sembra che dopo aver vinto il Premio Hugo 2009 ne faranno anche un film :) Lo vedrò di sicuro!

Fonte: Libri e Caffelatte

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