venerdì 7 ottobre 2011

Ash, una storia vera- vol. 1- di M. Gentle

Breve recensione presa da Libri e caffèlatte
Fanucci

INCIPIT
PROLOGO
C. AD 1465-1467
'La mia anima è per mezzo di leoni'
I
Erano gli sfregi a renderla bellissima.
Nessuno si era preso il disturbo di darle un nome fino all'età di due anni e lei aveva vagato per i fuochi da campo, giocando per terra, scroccando il cibo qua e là, poppando dai seni delle prostitute sentendosi chiamare Cuc-ciolo-sporco, Grugno-sozzo e Culo-cenerino. Quando i suoi capelli cambiarono di colore passando dal castano chiaro a un biondo quasi bianco fu quel 'cenerino' che la colpì di più, per cui decise di farsi chiamare Ash.

TRAMA: Alcuni documenti storici ci hanno tramandato le gesta di Ash la guerriera giovane capitano di una truppa di mercenari durante le guerre del tardo Medioevo costretta a uccidere per la prima volta all'età di otto anni sposata contro il suo volere a un uomo che la disprezza ma che lei desidera.
Uno studioso del XXI secolo Pierce Ratcliff ha però scoperto che non si tratta del Medioevo che conosciamo. È un mondo di Visigoti che occupano Cartagine con robot di ceramica dominato da una religione del Cristo Verde un mondo in cui Ash come Giovanna d'Arco sente delle voci che potrebbero venire da Dio o da una fonte molto più strana voci che le suggeriscono con precisione le strategie per vincere le sue battaglie.

CONCLUSIONI: Essendo quattro volumi non mi sento di tirare le somme ora, dopo solo il primo. Per adesso posso dire che non mi sta entusiasmando (Ash, il personaggio, non mi coinvolge molto) però si fa leggere. Non ci si stacca facilmente dalla lettura perchè c'è qualcosa che ti fa andare avanti, comunque. Credo sia proprio perchè Ash è talmente "borderline" che la sua volgarità e rozzezza, anche se all'inizio mi creava del disagio perchè esagerata e portata all'eccesso, fanno parte del suo essere così cinico e del mondo violento e crudo nel quale vive che alla fine ti domandi sempre: "E adesso?"

Nota negativa: Le parti dove si cerca "per forza" di dare conferma storica alle gesta di Ash sono davvero mal gestite. Mi dispiace, ma queste parti le trovo forzatissime e inutili. 
O FAI UN'UCRONIA O NON LA FAI!
Era meglio se l'autrice dava un'impronta ucronica, a mio avviso. Così si arrampica su pergamene storiche inventate da lei, come un romanzo nel romanzo, che da subito stonano. Mia opinione.
La storia non annoia, è scorrevole. Lo stile usato è asciutto, con descrizioni dettagliate e un linguaggio preciso quando serve.
PROMOSSO, nel senso che procederò con la lettura.

FONTE LIBRI E CAFFELATTE

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