lunedì 30 maggio 2011

Flatlandia di E. A. Abbott


LA RECENSIONE COMPLETA E' QUI!

Dire che questo "racconto" del 1884 è una perla del genere UCRONIA (DISTOPIA) è dir poco!
"FLATLANDIA, racconto fantastico e più dimensioni" è più una visione, secondo me. Edwin A. Abbott ha avuto un'illuminazione e ha creato un'opera MOLTO ORIGINALE, UNICA con protagonista QUADRATO che vive in FLATLANDIA. Per quadrato intendo proprio lui ^^
Quadrato, il protagonista^^
La storia è semplice, a un primo livello di lettura.
Nella prima parte, Quadrato racconta la sua società e il suo mondo "piatto" a NOI abitanti di SPACELAND, noi che viviamo in TRE DIMENSIONI.
Nella seconda, che io ho preferito, narra del suo incontro con SFERA. Un incontro che lo sconvolgerà perchè rivelatore di un'altra dimensione oltre alle sue due, di un'altra civiltà insomma. Avendo difficoltà di comprensione, Sfera lo porta con sè e gli mostra le differenze.
Un po' come se si trovasse davanti un alieno, Quadrato ascolta le verità di Sfera e cerca di razionalizzarle. E' affascinante! Attraverso le riflessioni di Quadrato, e qui arriva un secondo livello di lettura, Abbott dipinge anche una SATIRA alla sua società londinese dell'ottocento. Ma non solo, e qui c'è un terzo livello, affronta anche la MATEMATICA E LA GEOMETRIA come mai nessuno prima. 
UN GENIO! Che dire di più? ^^

Cover di "FLATLAND, A ROMANCE OF MANY DIMENSIONS" del 1884
Questo libro è stato una scoperta piacevole, istruttiva e, per certi versi, divertente.
Ecco quindi che ho pensato di segnalare FLATLANDIA con poche righe come recensione perchè, a mio avviso, se dico troppo rovino la lettura, che è stata sicuramente particolare.

INCIPIT (dalla versione Adelphi)

PARTE I
QUESTO MONDO
«Abbi pazienza, ché il mondo è vasto e largo»

1 - Sulla natura della Flatlandia
Chiamo il nostro mondo Flatlandia, non perché sia così che lo chiamiamo noi, ma per renderne più chiara la natura a voi, o Lettori beati, che avete la fortuna di abitare nello Spazio.
Immaginate un vasto foglio di carta su cui delle Linee Rette, dei Triangoli, dei Quadrati, dei Pentagoni, degli Esagoni e altre Figure geometriche, invece di restar ferme al loro posto, si muovano qua e là, liberamente, sulla superficie o dentro di essa, ma senza potersene sollevare e senza potervisi immergere, come delle ombre, insomma - consistenti, però, e dai contorni luminosi.
Così facendo avrete un'idea abbastanza corretta del mio paese e dei miei compatrioti. Ahimè, ancora qualche anno fa avrei detto: «del mio universo», ma ora la mia mente si è aperta a una più alta visione delle cose.

Abitazione di Quadrato
TRAMA (dalla versione di Bollati B. Ed. nel SITO QUI!):
Questo libro, e il film animato che ne è stato tratto, sono l’avventura di un quadrato: ci riguarda tutti però. Una forma geometrica ben nota sin dai tempi dell’antica Grecia, descritta da Euclide, una forma semplice, che cavalca la storia delle civiltà sino ad arrivare alle soglie del XX secolo. Ed entrare come protagonista dell’arte, del design dei nostri tempi. Perché, come ha scritto Bruno Munari, «il quadrato non ha stili», funziona sempre. 
Quadrato è il protagonista di questo libro di Abbott intitolato "Flatlandia" (Il mondo piatto) scritto nel 1884. Un’avventura alla scoperta della terza dimensione, lasciando il paese piatto delle origini, sino a sognare, immaginare la quarta dimensione e dimensioni ancora più alte, che diventeranno visibili grazie ai matematici in quegli stessi anni. Un’avventura che parla di geometria, di nuovi mondi, di creatività e fantasia, di libertà. Una storia molto attuale, in cui hanno spazio anche i diversi, i geometricamente diversi, ovviamente. Che turbano, creano scompiglio nel regno della regolarità.


I DUE ASPETTI-IDEE DEL LIBRO CHE HO APPREZZATO DI PIU': la Gerarchia Geometrica e le Femmine Filiformi.
La Gerarchia in Flatlandia è in base al numero dei lati del poligono, più lati si ha e più in alto si è. Quindi un triangolo sarà nella classe più bassa mentre un poligono con molti lati e con la forma il più vicino possibile al cerchio sarà addirittura un "privilegiato".
Invece, le femmine sono viste come linee rette ma appuntite. Temibili e, alle volte, invisibili. Le donne sono anche passionali e isteriche. Forse nell'ottocento erano viste così da Abbott ma rimane il fatto che anche oggi siamo "temibili" e sappiamo essere "invisibili" ... uh uh uh!^^

FONTE: LIBRI E CAFFELATTE

martedì 24 maggio 2011

Il pianeta delle scimmie di Boulle

QUELLA CHE SEGUE E' SOLO UN ASSAGGIO del lungo articolo su Libri e Caffelatte^^

Dopo averci pensato molto, ho deciso di strutturare l'articolo nel modo più semplice possibile e cioè in ordine cronologico degli eventi confrontando il primo FILM del '68 col LIBRO originale di Boulle man mano che procede la storia esponendovi le differenze di volta in volta. A mio avviso così sarà tutto più semplice, e meno noioso^^ (fare prima la recensione del libro e poi del film dicendo due volte alcune cose mi sembrava esagerato!)

Il primo film ha MOLTE idee del libro del francese Pierre Boulle, a differenza del film del 2001 di Tim Burton, reinventato quasi tutto!
Il libro originale è del 1965 e il titolo è "La planéte des singes".
Da noi è arrivato editato da Editrice Massimo nello stesso anno col titolo "Viaggio a Soror" per poi essere riproposto da Monda nel '75. E rieditato nel 2001 per l'uscita del film di Tim Burton.

Cover LIBRO MONDADORI del 1975
Ho scelto questa perchè
il fatto che ci sia  la bottiglia è importante
!
NOTA PERSONALE: il libro è scritto abbastanza male, ne riporterò degli stralci così giudicherete da soli, con delle banalità "cosmiche" tanto per restare in tema. Pensavo meglio! Ma a suo favore ha che ci sono delle buone idee ecco perchè non riesco a bocciarlo. Lo ammetto: sono di parte!
Sono troppo affezionata alla saga dei film. Se non ci fosse stato il libro non li avrebbero fatti.
In più, è stato Boulle ha inventare alcuni dei miei personaggi preferiti, Zira e Cornelius. Forse è il caso di dire che, alle volte, LA STORIA E' PIU' IMPORTANTE DELLO STILE!

!!! AVVISO SPOILER !!!

Nel ROMANZO c'è una sorta di introduzione alla storia che conosciamo molto particolare. A me non è piaciuta, ne avrei fatto a meno. Ma questo è il lavoro di Boulle e questo vi riporto.

INCIPIT
"Jinn e Phyllis stavano passando delle meravigliose vacanze nello spazio, il più lontano possibile dagli astri abitati. In quel tempo i viaggi interplanetari erano all’ordine del giorno, gli spostamenti intersiderali per nulla eccezionali. I razzi trasportavano turisti verso le prodigiose plaghe di Sirio, o finanzieri verso le famose Borse di Arturo e di Aldebaran. Ma Jinn e Phyllis, una coppia di ricchi sfaccendati, si distinguevano nel cosmo per la loro originalità e per un certo pizzico di poesia. Essi gironzolavano per l’universo a diporto, con la vela."

In pratica, i due tizi (che alla fine del romanzo si scopriranno essere anche loro due scimmie) trovano nello spazio una bottiglia vagante O__O
Jinn si infila la tuta e la va a prendere.

"Phyllis era molto fiera della sua collezione; ma questa era la prima volta che incontravano una bottiglia contenente un manoscritto; di ciò infatti essa ormai non dubitava. Tutto il suo corpo fremeva d’impazienza, mentre gesticolava come un ragno all’estremità del filo, gridando nel telefono al suo compagno:
«Più adagio, Jinn... No, un po’ più in fretta; ci sta sorpassando; a sinistra... a dritta... molla... L’ho presa!»
Lanciò un grido di trionfo e rientrò a bordo con la preda.
Era una bottiglia di grandi dimensioni, col collo accuratamente sigillato. Nell’interno si vedeva un rotolo di carta."

La rompono e iniziano a leggere:

"Affido questo manoscritto allo spazio, non con la speranza di ottenere soccorso, ma per contribuire, forse, a scongiurare lo spaventoso flagello che minaccia la razza umana. Dio abbia pietà di noi!...
«La razza umana?» sottolineò Phyllis stupefatta.
«È scritto così» confermò Jinn. «Ma non interrompermi fin dall’inizio.» E riprese la lettura.
Per quanto mi riguarda, io, Ulisse Mérou, sono ripartito con la mia famiglia a bordo del vascello cosmico. Possiamo sopravvivere per parecchi anni. A bordo coltiviamo legumi, frutti, e alleviamo un pollaio. Non ci manca niente. Un giorno forse troveremo un pianeta ospitale. È un augurio che oso appena formulare. Ma ecco, fedelmente riportato, il racconto della mia avventura:
Nell’anno 2500 m’imbarcai con due compagni sul vascello cosmico, con l’intenzione di raggiungere quella regione dello spazio dove domina sovrana la stella supergigante Bételgeuse."

Il romanzo parte dalla fine.
Ulisse dice che è a bordo di un vascello con la sua famiglia, cioè NOVA e il figlio, e che ha scritto la sua storia su dei fogli di carta ...
E' a bordo di una nave stellare e scrive su carta? Mha!
Mandare un messaggio, no?
In breve, Ulisse ha un caro amico, il professor Antelle, "geniale scienziato" e forse milionario perchè ha costruito una nave stellare! Poi gli ha detto: "Senti Ulisse, ce lo facciamo un giretto nel cosmo?"
E Ulisse: "Ma sì, dai!"
Certo che Boulle, per essere un ingegnere, fa viaggiare i suoi personaggi nello spazio come se fossero in automobile! E non solo all'inizio, vedrete alla fine che spettacolo^^

Ecco poi che creano il gruppo. Quindi abbiamo:
Ulisse, un giornalista + Antelle, scienziato + Arturo Levain, un fisico discepolo di Antelle + Ettore, la scimmietta
Se ne stanno via allegramente DUE anni, poi finalmente trovano un "pianetino" da visitare.
Atterrano!
Qui mi è venuto in mente la Voyager ma più piccola!
Il pianeta lo chiamano SOROR. (In latino, soror vuol dire "sorella")
"Prima di qualsiasi altra iniziativa, ci sembrò indispensabile dare un nome al pianeta. Lo battezzammo Soror, per via della sua somiglianza con la Terra."

Così capiamo anche perchè la prima edizione da noi era stata chiamata "Viaggio a Soror". E' un altro pianeta! Non c'è alcun dubbio!
Iniziano a esplorarlo in tutta serenità fino a quando non incontrano altri uomini simili a "cavernicoli", completamente NUDI! E Boulle condisce/infarcisce e si dilunga su questa nudità, soprattutto si sofferma A LUNGO su NOVA! Ma qui mi fermo col libro (Nova ve la presento dopo, tranquilli :) e inizio col FILM.

DIFFERENZE fino a qui: non ci sono Jinn e Phyllis e la bottiglia. Il film si apre sul Capitano Taylor che, con il suo micro equipaggio di tre persone già in stasi, è in viaggio nello spazio "profondo alla velocità della luce" da SEI MESI ma da subito precisa che "secondo la teoria del tempo del dottor Hasslein" sulla Terra sono invece passati oltre SETTECENTO ANNI!
Sono partiti che era l'anno 1972 ma sulla Terra ora sono nel 2673.
In pratica è un viaggio SENZA RITORNO. Lo sapevano tutti.

Oh! Un bel sigaro nello spazio è quel che ci vuole prima di una lunga stasi!
Interni della navicella, un po' spartana...
Per i "secchioni"
NOTA SCIENTIFICA: ho fatto due ricerche, io 'sto Hasslein non l'ho trovato da nessuna parte. Che sia un'invenzione degli sceneggiatori per dare credibilità alla storia? La teoria della RELATIVITA' ristretta è di Einstein che, se ci fate caso, suona simile. Se qualcuno invece sa qualcosa, io sono qui. ^^
Comunque sul tempo che varia in modo differente sulla Terra e su un'ipotetica nave stellare che se ne va a zonzo per lo spazio c'è il "divertente" PARADOSSO DEI GEMELLI ^^

Ora, tornando al film, dovevano restare in stasi ma la nave ha un'avaria (non si sa il perchè) e precipita su un pianeta risvegliandoli bruscamente. Non sto qui a farmi troppe domande, lasciamo perdere. Prendiamone atto e fine. Nel giro di pochi minuti ci sono "duecento errori"... pazienza!
Dopo essere usciti dal mezzo che imbarca acqua, Taylor precisa che secondo lui "sono a circa 320 anni luce dalla Terra nella Costellazione di Orione. L'anno terrestre è il 3978!"
Non hanno alcun modo di tornare indietro, sono soli.
Come avrà fatto, mi chiedo, a precipitare nel lago di poppa?
Se ha perforato l'atmosfera con "la punta" com'è logico supporre
avrebbe dovuto spuntare dall'acqua solo la poppa (il retro della nave). O no?
MISTERO!
Chissà che guarda Dodge?
Sarà tipo il tricorder di Star Trek ^^
ALTRA DIFFERENZA: nel libro DECIDONO di atterrare per visitare il pianeta alieno. Vedono una città ma preferiscono atterrare "in periferia". Sanno che è abitato!
Nel film hanno un incidente che li  CONDANNA a trascorrere quel che resta delle loro vite su un pianeta sconosciuto. Non sanno nulla!
Preciso questa differenza perchè pone lo stato d'animo dei personaggi su basi opposte.
Nel libro c'è il piacere dell'esplorazione sapendo che possono ripartire come e quando vogliono.
Nel film sono rassegnati, non hanno scelta!

Taylor e i due superstiti, la donna è morta, s'incamminano in cerca di un posto più accogliente dove trovare cibo e acqua. I panorami che si susseguono sono splendidi^^




Camminano per giorni, scopriranno dopo di essere in quella che le SCIMMIE chiamano "ZONA PROIBITA" un tempo verde e fertile, oggi un deserto. Non si accorgono di essere osservati ...

PROSEGUE CON UNA LUNGA RECENSIONE QUI!

Del romanzo salvo moltissime idee, peccato per lo stile e altre idee inverosimili che rompono il "senso della meraviglia" che invece regala per tutto il tempo il film. Sono comunque contenta di averlo letto, alla fine Boulle ha avuto un'idea che tocca l'immaginazione ancora oggi e di questo gliene va dato merito!

FONTE: LIBRI E CAFFELATTE

mercoledì 18 maggio 2011

GIRLFRIEND FROM HELL di Germano M.

BOOK & NEGATIVE
Cover Luca Morandi
La segnalazione è QUI!

INCIPIT 
Non sono ancora leggenda. Ma ci sto lavorando.
Lei accarezza il pancione, accanto a sé il fucile. Non lo lascia mai. E neanch’io.  
Non ho imparato a usare altre armi da fuoco. So maneggiare solo quella. E so come preparare le cartucce a pallettoni. Ricordino di un’infanzia felice e di un amico che aveva per padre un cacciatore. 
Oltre che tirare alle lepri, tiro ai Gialli. Non c’è tutta questa differenza, dopo tre anni. 
Ero qui a riflettere. Non ho mai creduto alle streghe, ma se gli infetti esistono e io mi trovo qui con lei, e fuori c’è la fine del mondo, vuol dire che esistono anche loro.  
Le streghe, da tempo immemore, sono quod ubique, quod semper, quod ab omnibus creditum est 1.
Oppure ho solo visto troppi film.
Comincio a essere stanco.

TRAMA: Anno 2015. La Gialla, un morbo che tramuta gli esseri umani in bestie antropofaghe, dall’Asia si è diffusa in quasi tutti i continenti, innescando una spirale di violenza che ha causato decine di milioni di morti.
Poche nazioni si sono salvate, spesso ricorrendo a metodi coercitivi estremi per salvaguardare la parte sana della popolazione e per mantenere una parvenza di società civile, costantemente assediata dalla paura e dalla disillusione, dalla povertà e dal rischio di infezione.
Ma c’è qualcuno che è riuscito a scamparla, allontanandosi, rifugiandosi in luoghi remoti, aspettando che la pandemia e la follia collettiva dei governi finiscano con l’annientarsi a vicenda.
I pochi superstiti lottano ogni giorno per sfamarsi, per evitare il contagio e non restare vittime degli infetti e dei razziatori, affrontando un futuro incerto e senza scopo apparente.
Internet è ancora in piedi, permettendo di scambiare informazioni non sempre utili o veritiere.
Chi può, affida alla rete le proprie memorie: un diario degli eventi che hanno condotto la specie umana alla catastrofe.
Questa è la storia di uno di loro e della sua donna.
Prima che tutto questo iniziasse, era solo un blogger. Il suo nome è Hell.

BANNER SB
Dal mondo del SURVIVAL BLOG  
un'avventura TOTALMENTE AUTONOMA E INDIPENDENTE
NON è uno spin-off, l'autore ci tiene a precisarlo nel suo articolo, ma una "storia di amore e morte" vissuta da Hell, il personaggio protagonista blogger che chi ha seguito il progetto SB conoscerà già per i suoi post scritti dal 26 novembre 2010 al 5 febbraio 2011 su Book&Negative.

L'ebook è GRATUITO e SCARICABILE QUI! 
dove troverete anche altre informazioni.


CONCLUSIONI: Mi è piaciuto! Si legge bene, è scorrevole. Lo stile usato è più che asciutto, le frasi sono cortissime! Anche troppo, secondo me. Forse, non c'è tempo per Hell di usare aggettivi con gli zombie nei dintorni, solo tanta musica in sottofondo. Cosa che ho apprezzato molto.
In alcuni momenti mi sembrava di "vedere" un film originale di Carpenter^^
La trama scorre liscia, con un crescendo di isolamento nei confronti del mondo. Un mondo che sta morendo.
Come in ogni post-apocalittico che si rispetti c'è anche una particina per il cane, e mi sembra giusto^^
Piacevole l'unione sul finale col SB di Girola e di Riccione che trovano, con i loro amici sopravvissuti, un apprezzabile/giusta chiusura.
Nota: ci sono numerosi dialoghi in inglese ma tanto c'è la traduzione! ;)
Nota 2: il libro è indipendente. Rientra nel Survival Blog ma non è necessario aver letto tutto o qualcosa per comprenderlo. Ma a chi invece avesse letto gli altri post o ebook, coglierà i riferimenti.
PROMOSSO!

FONTE: LIBRI E CAFFELATTE

domenica 15 maggio 2011

1984 di Orwell

Quello che segue è una parte della recensione di Libri e Caffèlatte.
Alla fine troverete il link per proseguire^^


LUI mi ha detto che due più due fa cinque.
... è BUONO!

Parole come ONORE, GIUSTIZIA, DEMOCRAZIA, SCIENZA E RELIGIONE non esistono più, sono state CANCELLATE perchè erano ERETICHE quindi SBUONE!
Le parole non sono importanti, non lo sono mai state. Le parole cambiano le persone e fanno riflettere, e questo è sbuono! Lui lo ha detto!
Lui sa tutto!
Lui ha posto rimedio alla malattia del pensare.
Lui ha le risposte, e le domande.
PERCHE'
Riflettere è sbuono!
Pensare è sbuono!
Amare è sbuono!
Vivere è sbuono ... servire il Partito è vita!
Il PARTITO!

Il Partito ha tre slogan:

LA GUERRA È PACE
LA LIBERTÀ È SCHIAVITÙ
L'IGNORANZA È FORZA

Io lavoro al Ministero della Verità e sono uno dei pochi che ancora conosce l'ARCHEOLINGUA, una lingua del passato. Una lingua sbuona, complicata, piena di equivoci e dubbi, che il Partito sta convertendo in NEOLINGUAARCIPIU'BUONO! 
Entro il 2050 TUTTO sarà in Neolingua, tutto sarà IPERBUONORE!
Poche parole, quelle buone scelte da LUI, senza più i sinonimi e i contrari, che creano ARCHIPENSARE, con una nuova struttura sintattica, senza il periodo ipotetico.
VENTRALSENTIRE! 
Il passato va sistemato, modificato. VA RISCRITTO.

"Chi controlla il passato controlla il futuro. 
Chi controlla il presente controlla il passato."

Nuovi articoli e nuove foto buone, quelle che dice LUI.

LUI
IL GRANDE FRATELLO 
VI GUARDA
SEMPRE!
OVUNQUE!
"(...)Nello stesso momento, però, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo, 
la sua minacciosa figura si dissolse per lasciare il posto al volto del Grande Fratello, 
i capelli e i baffi neri, irraggiante forza e una misteriosa serenità. 
Così grande che quasi riempiva lo schermo. 
Nessuno udì quello che il Grande Fratello stava dicendo. 
Erano solo parole d'incoraggiamento, di quelle 
che si dicono nel fragore della battaglia, impossibili a distinguersi, 
ma che fanno riacquistare fiducia per il solo fatto di essere pronunciate."
Al lavoro...
"Nelle pareti del cubicolo si aprivano tre orifizi:
a destra del parlascrivi, un piccolo tubo pneumatico per i messaggi scritti,
a sinistra un tubo più grande per i giornali, e al centro,
ad agevole portata del braccio di Winston,
un'ampia feritoia oblunga protetta da una grata metallica.
Quest'ultima serviva a eliminare la carta straccia.
Nell'intero edificio vi erano migliaia, anzi decine di migliaia di feritoie simili,
ubicate non solo nelle singole stanze, ma anche nei corridoi,
non troppo distanti l'una dall'altra.
Per chissà quale motivo le avevano soprannominate "buchi della memoria".
Quando qualcuno sapeva che un certo documento doveva essere distrutto,
oppure vedeva per terra un pezzo di carta in tutta evidenza gettato via,
automaticamente sollevava il coperchio del buco della memoria più vicino
e ve lo lasciava cadere dentro, dove un vortice di aria calda
l'avrebbe trasportato fin nelle enormi fornaci nascoste
da qualche parte nei recessi del fabbricato."
A casa...
"All'interno dell'appartamento una voce pastosa leggeva un elenco di cifre
che avevano qualcosa a che fare con la produzione di ghisa grezza.
La voce proveniva da una placca di metallo oblunga,
simile a uno specchio oscurato, incastrata nella parete di destra."
Un giorno incontro lei, la ragazza dai capelli neri, e mi da "un pezzetto di carta piegato in quattro".
Di nascosto lo prendo, di nascosto lo leggo.
L'avevo già vista durante i Due Minuti d'Odio, era bastata quella fascia scarlatta in vita per farmela detestare subito. Giovane, bella e frigida come tutte quelle della Lega Giovanile Antisesso! Eppure, quella scritta "in grossi caratteri vergati con calligrafia incerta" mi ha confuso ... TI AMO.
PSICOREATO, lo so!
Eppure quelle parole mi hanno fatto rinascere il desiderio di vivere!
Di pensare e di dire:

"Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. 
Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente."

CLASSICI MODERNI
OSCAR MONDADORI

INCIPIT (extended)

PARTE PRIMA
I
Era una luminosa e fredda giornata d'aprile, e gli orologi battevano tredici colpi. Winston Smith, tentando di evitare le terribili raffiche di vento col mento affondato nel petto, scivolò in fretta dietro le porte di vetro degli Appartamenti Vittoria: non così in fretta, tuttavia, da impedire che una folata di polvere sabbiosa entrasse con lui.
L'ingresso emanava un lezzo di cavolo bollito e di vecchi e logori stoini. A una delle estremità era attaccato un manifesto a colori, troppo grande per poter essere messo all'interno. Vi era raffigurato solo un volto enorme, grande più di un metro, il volto di un uomo di circa quarantacinque anni, con folti baffi neri e lineamenti severi ma belli.
Winston si diresse verso le scale. Tentare con l'ascensore, infatti, era inutile. Perfino nei giorni migliori funzionava raramente e al momento, in ossequio alla campagna economica in preparazione della Settimana dell'Odio, durante le ore diurne l'erogazione della corrente elettrica veniva interrotta.
L'appartamento era al settimo piano e Winston, che aveva trentanove anni e un'ulcera varicosa alla caviglia destra, procedeva lentamente, fermandosi di tanto in tanto a riprendere fiato. Su ogni pianerottolo, di fronte al pozzo dell'ascensore, il manifesto con quel volto enorme guardava dalla parete.
Era uno di quei ritratti fatti in modo che, quando vi muovete, gli occhi vi seguono. 
IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta in basso.

TRAMA (dalla quarta di copertina): L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua.
Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

PROSEGUE SU LIBRI E CAFFELATTE

mercoledì 4 maggio 2011

I Promessi Morsi di Anonimo Lombardo

Quello che segue è la prima parte delle recensione di Libri e Caffèlatte.
Alla fine troverete il link per proseguire^^

RIZZOLI

INCIPIT (extended)
Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte da monti, tutto seni e a golfi, si restringe quando, all'improvviso, prendendo il corso l'aspetto di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte.
La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, discende da due monti affiancati, l'uno detto di san Martino, e l'altro, con voce lombarda, il Resegone, per via dei suoi molti cocuzzoli in fila, che ricordano i denti di una sega, o di un lupo.
La roccia nuda e spietata delle vette, l'ombra cupa che, con l'avanzare dell'autunno verso l'inverno, esse gettano su borghi e campagne, la nebbia spettrale che salendo dal lago pare inghiottire boschi e vallate, e trasformare tronchi e rami in creature delle tenebre pronte a ghermire coi loro artigli chiunque si trovi a passare lì accanto: tutto, in quei luoghi, suggerisce l'idea di una natura selvaggia e crudele, in cui forze oscure e ostili abbiano infinite opportunità di tendere agguati agli abitanti.
Per questo, davanti al camino, nelle sere d'inverno, i vecchi raccontavano, come cose viste coi loro occhi o tramandate dagli antenati, di fuochi fatui che tremolavano tra le croci dei cimiteri, di streghe intente a preparare filtri e unguenti magici nelle loro casupole nel cuore della foresta, di bambini rapiti in culla e scambiati con folletti, di uomini costretti, nelle notti di luna piena, a tramutarsi in lupi, di misteriosi non morti assetati di sangue.

TRAMA (dalla copertina): Il 7 novembre 1628, verso sera, su un pendio di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, mentre le vette scoscese gettano un'ombra cupa su borghi e campagne e una nebbia spettrale pare inghiottire boschi e vallate, una ragazza tenta invano di sfuggire all'agguato di un essere dagli occhi rossi come tizzoni ardenti. Una poiana, o forse un enorme pipistrello, si leva in volo, e un vecchio curato, tornando dalla passeggiata serale, si imbatte in due individui minacciosi, che gli ordinano di non celebrare il matrimonio di Renzo e Lucia previsto per l'indomani.
Gli sposi promessi non sanno ancora che dovranno affrontare un tentativo di rapimento, una fuga in un monastero di Monza dove si praticano riti innominabili, il complotto di una stirpe oscura per conquistare lo Stato di Milano, una rivolta contro i nobili affamatoti e succhiasangue, l'entrata in scena di un bandito licantropo. la calata di un Esercito Fantasma, lo scoppio di una pestilenza che stermina due terzi della popolazione, e un flagello ancora più spaventoso...

"I promessi morsi" è il libro che Manzoni avrebbe potuto scrivere se fosse stato un autore di romanzi gotici. 
È una sarabanda in cui Dracula si insinua nei Promessi sposi, e un cappuccino si scopre a mormorare una preghiera per la salvezza dell'anima di una creatura delle tenebre. Tale è questo guazzabuglio del cuore umano, anche e soprattutto quando è stato appena trafitto con un piolo di frassino un cuore che umano non è.

Film B/N del 1941 di Camerini
con Dina Sassoli e Gino Cervi
Indimenticabile!
Ecco fatto, come mio solito vi ho esposto i dati del primo "approccio" ^^
Siccome la storia dei Promessi sposi la sappiamo tutti, la si "studia" a scuola, ho pensato di parlarvi dei Promessi Morsi attraverso le immagini di uno sceneggiato RAI trasmesso nel 1989 che all'epoca la mia proffa d'italiano mi/ci (alla classe) ha fatto subire! O__o
A parte il fatto che è legato a un brutto ricordo, lo sceneggiato era davvero ben fatto. Se siete interessati, vi metto il link di tutto quello che è stato prodotto dal 1914 al 2004 QUI! sui Promessi Sposi.
Sceneggiato RAI "I promessi sposi"
di Nocita del 1989
Per questa volta NON metto l'avviso di SPOILER perchè non c'è tanto da rivelareVoglio dire, la storia la si sa come anche il fatto che alcuni personaggi sono stati "rivisti" in chiave sovrannaturale. Vi accenno solo, di volta in volta, qualcosa senza però andare oltre in modo da lasciare la sorpresa a chi volesse leggere il romanzo e promuovo o boccio, secondo il mio personale gusto, il new style dei personaggi rivestiti ^^


DUE NOTE da sapere in ogni caso:
1-il tenore è SERIO, NON è splatter o pulp e non fa ridere come "Orgoglio e Pregiudizio e Zombie" che aveva molte scene paradossali e scontri sia fisici sia con armi da fuoco.
2-NON è nemmeno un Paranormal Romance, non troverete scene d'amore che non esistono nei PS.
I Promessi Morsi è FEDELE ai Promessi Sposi tranne che per dei cambiamenti nella natura di alcuni personaggi, quelli "malvagi o tormentati". Ovviamente, questi cambiamenti hanno portato delle aggiunte che hanno modificato alcune parti dell'opera originale ma senza influire in modo da sconvolgere la trama.


Comunque, se proprio NON volete sapere NULLA NuLLa ... nUllA ...
FERMATEVI !!! QUI !!!  
e andate alle !!! CONCLUSIONI !!!


Illustrazione di GONIN presa dall'edizione del 1840

PROSEGUE SU LIBRI E CAFFELATTE ^__^

martedì 3 maggio 2011

Scene selezionate della Pandemia Gialla di A. Girola

Parte della segnalazione con le conclusioni da Libri e Caffelatte.

Cover ebook di Luca Morandi
INCIPIT (dall'introduzione)
Ho sempre pensato che la mia vocazione da reporter sia assimilabile a quella di tanti missionari che rischiano la vita per portare aiuto in luoghi remoti o pericolosi del mondo. Solo che io non sono mossa da sentimenti così altruistici. Cercare e diffondere la realtà, scevra da opinioni e interessi di parte, è un gesto che faccio in primis per me, e poi per chi segue il mio lavoro.
Non cerco consensi o attestati nobiltà. Voglio solo che i miei occhi e la mia penna siano lo specchio di una realtà quanto più vicina all'assoluto.
Quella verità che, per convenienza, per paura o per ignoranza viene distorta e taciuta.

TRAMA
2010: Un morbo di origine prionica viene diffuso nel mondo dal regime di Pyongyang durante la Seconda Guerra di Corea. Chiunque ne viene contagiato diventa un assassino ematofago, itterico e rabbioso.
2011: La pandemia dilaga in Asia. I Gialli, come vengono chiamati i soggetti infetti, aumentano di numero giorno dopo giorno.
2012: Il morbo di Lee-Chang colpisce anche Europa, Stati Uniti e Africa. Sempre più spesso i piani d'emergenza nazionale si trasformano in tragici massacri e in colpi di stato.
2013: Il Lee-Chang è oramai ovunque. La civiltà entra nella fase di collasso irreversibile.
2014: Il mondo brucia. I paesi ancora governabili sono poco più di una manciata. I profughi scampati al picco della pandemia lotanno per sopravvivere nella nuova realtà postapocalittica.
2015: Oggi.

Le cronache degli anni bui della specie umana.
Un reportage giornalistico esclusivo e senza censure.

Banner di Survival Blog (SB)
ARGOMENTO E NOTE (fonte "Nota dell'autore"): 
Scene selezionate della Pandemia Gialla (per gli amici SsPG ^^) nasce come primo spin-off dell'esperimento di scrittura collettiva Survival Blog ma gode però vita propria, è indipendente e la storia è autoconclusiva
Il romanzo si evolve in cinque anni (2011-2015) ed espone i fatti (il contagio del Morbo di Lee-Chang, chiamato poi Pandemia Gialla) in modo cronologico e scientifico, fatti che hanno portato il mondo a una prematura fine ...

Toronto, durante il contagio 
SsPG è narrato con la voce di Cristina Riccione, una delle protagoniste del Survival Blog. Giornalista, blogger e sopravvissuta, Cristina analizza il progressivo crollo della civiltà attraverso una serie di interviste che daranno via via un'immagine di quanto avviene nel mondo.

Altri dettagli e il TRAILER PROSEGUIRE QUI!
altrimenti la mia opinione dopo al lettura è la seguente^^

CONCLUSIONI: Cristina è una giornalista e attraverso le sue interviste vengono raccontate le esperienze passate di vari personaggi (da un medico si passa a un cronista radiofonico, da un soldato a una blogger) in diverse parti del mondo. Raccontate, non mostrate! Il tenore quindi è "tranquillo" nel senso che non c'è l'ansia di quello che potrebbe accadere perchè è già accaduto. Questo però non impedisce al lettore la percezione di un'ansia crescente per le sorti del mondo che è sempre più in balia di una pandemia che ricorda molto la Peste Nera.
Non mancano le narrazioni forti come gli scontri armati o le scene "mangerecce" :D
Le emozioni dei personaggi emergono durante i ricordi come è naturale che sia. Ho preferito le persone comuni ai militari o ai dottori, per questioni di immedesimazione. La romagnola Cinzia e l'intervista all'australiano Rillie mi sono particolarmente piaciute.
Di persona in persona si ha un quadro sempre più completo e drammatico, anche perchè passano gli anni. All'inizio siamo nel 2011, l'ultima intervista è del 2015 e per fortuna lascia un barlume di speranza^^
E' la prima volta che leggo un romanzo con questo tipo di struttura narrativa, World War Z di Brooks non l'ho letto. E' insolita ma non mi dispiace.
L'autore non solo dimostra di conoscere bene la "sua storia" ma forse, in una vita parallela, ha vissuto davvero la pandemia gialla ^^ Sembra tutto vero!
PROMOSSO!


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